[Supernatural] Commento 8×14 “Trial and Error”
Odio i Winchester, prima o poi mi uccideranno. La puntata di questa settimana, “Trial and Error” mi ha stesa: profumava di prime stagioni, di un rapporto fraterno non ancora così malsano e sì, lo ammetto, quando si fanno certi discorsi io semplicemente mi sciolgo come neve al sole. La trama della puntata non è stata, tuttavia, così entusiasmante: Kevin riesce a tradurre parte della tavoletta, informando i fratelli che, per chiudere i cancelli dell’inferno, dovranno affrontare tre prove in cui non dovranno temere il pericolo, la morte e una cosa che si crede significhi “farsi estrarre la colonna vertebrale dalla bocca per l’eternità”. Insomma, quel genere di cose che solo i Winchester potrebbero fare. La prima prova consiste nell’uccidere un cerbero e crogiolarsi nel sangue della bestia morta. Siccome la continuity in questo show è una cosa sconosciuta, probabilmente scritta in enochiano cosicché non tutti riescano a comprenderla, improvvisamente uccidere un cerbero diventa la cosa più facile del mondo, esattamente come la storia del “i demoni possono essere uccisi con il pugnale angelico” e mentre per sette stagioni Sam e Dean le prendono di santa ragione, improvvisamente nell’ottava tutto diventa una passeggiata. Sicuramente alla fine di questa stagione scopriranno che la tavoletta può essere tradotta grazie ad un app accessoria di google traslate.
Comunque sia, i Winchester partono alla volta di una fattoria e Jensen si sente a casa ricordando i bei periodi di Smallville. Sam e Dean cercano di capire chi ha fatto un patto e bla, bla, bla, bla e alla fine si scopre che la famigliola ricca e felice aveva fatto patti con Crowley che adesso si riduce ad andare a cena dagli sconosciuti mentre la ragazza arrapata che cerca di farsi Dean – e come biasimarla- a sua volta aveva firmato un patto per salvare la madre. Quando Dean cerca di uccidere il cerbero però le prende come mai in vita sua, interviene Sam e ci pensa lui, confondendo il cagnolone con i suoi attacchi d’asma da fermo e con la sua chioma fluente. In seguito Sam pronuncia un incantesimo, da bravo bambino ha superato la prova e… niente. Fine della puntata.
In realtà, come già detto, la trama non è stata poi un granché, ma la perla dell’intero episodio è stato il discorso tra i fratelli.
Insomma, finalmente Dean e Sam parlano del post, di quello che accadrà dopo che tutta la faccenda dei cancelli dell’inferno sarà definitivamente chiusa. Dean, in particolare, capisce di non avere via d’uscita, sa che non smetterà di essere un cacciatore, è consapevole della vita che fa e che, per quanto tragico, l’unica cosa che potrà fermare il suo impiego sarà la morte. È una visione un po’ pessimistica forse? Non credo. In realtà Dean l’ha sempre pensata così, nemmeno quando ha passato l’anno con Lisa e Ben è sceso a patti con la vita normale che gli si prestava di fronte. Diversamente Sam ha sempre cercato un’alternativa, un modo diverso di vivere la sua vita, uno migliore e Dean questo lo sa e immagino che lo invidi per certi versi. Ma vuole bene a suo fratello e vuole proteggerlo, e se questo significa farsi carico di prove che lo porteranno nella tomba ma che assicureranno al mondo e a Sam un futuro, allora va benissimo. Dean è pronto a sacrificarsi, a fare tutto quello che è necessario, perché non ha niente da perdere, non vede una luce alla fine del tunnel e se proprio deve morire, allora morirà combattendo e facendo ciò che è giusto.
Ma Sam riesce comunque a farsi valere e qui, finalmente, ho notato una crescita nel suo personaggio, rimasto un po’ statico dalla quinta stagione. Sam riconosce che Dean è un cacciatore migliore di lui, migliore di loro padre, e che non importa che non veda una luce perché ci penserà Sam a mostrargliela. Credo che Sam abbia voluto far palesare davanti agli occhi dell’altro che non devono per forza essere due martiri, non devono necessariamente sacrificarsi l’uno per l’altro. La loro predisposizione di lasciarsi morire per un bene supremo è malsana, ma se restano uniti, se rivedono le loro priorità, forse riusciranno ad uscirne insieme, illesi. Sam mi ha stupita davvero molto e, ovviamente, il fatto che i fratelli si siano avvicinati di nuovo non può che fare di me la persona più felice del pianeta.
Ho fatto la persona seria, non è vero? Ecco, perché adesso ho un paio di osservazioni di troppo da fare. Vi chiedo a priori di perdonarmi. Iniziamo con la tizia arrapata che cerca di farsi Dean, ricevendo non uno ma ben due 2 di picche.
“Sei molto bella, sul serio ma… ehm… sono controllato, capisci? L’ultima volta che l’ho fatto incazzare ha cercato di prendermi con violenza in un vicolo e… non so… penso che si incazzerebbe ecco. Sei gnocca, certo. Ma… ehm… dai, lui c’ha le ali. Non c’è partita.“
Siamo rimasti tutti un po’ spaesati dalla decisione di Dean di non farsi la gnocca di turno ma, ehi!, tutti cambiano. Tra le varie speculazioni sulla questione è stato detto che forse Dean è ancora traumatizzato dalla figlia amazzone avuta con zia Jenna, o forse ha capito che Cas gliele avrebbe date di santa ragione, o evidentemente – l’ipotesi più accreditata- è che stesse semplicemente cacciando un cerbero e veniva a mancare così il tempo materiale per una scopata. A volte le cose più palesi sono quelle esatte. Comunque certo, conoscendo i due motti preferiti di Dean “saving people, hunting things” e “Ogni buco è trincea” restiamo un po’ perplessi.
E ovviamente, chi non ha e non avrà mai gli occhiali?
“Prima il distintivo, ora questo. Perché nessuno mi ama?“
Prima o poi, negli show di punta della CW accade qualcosa, qualcosa di soprannaturale: i maschi più virili si trasformano in casalinghe disperate. Succede a tutti prima o poi, è una sorta di maledizione. Io sto aspettando che Oliver Queen esordisca con un “Diggle, quante volte ti ho detto che le frecce devono essere lucidate col Sidol? Altrimenti mi si arrugginiscono, diamine!” E così, dopo la trasformazione di Damon Salvatore a casalinga disperata…
… è arrivato il turno di Dean, che approfondisce le sue doti culinarie, si arreda una stanza e fulmina suo fratello con lo sguardo quando butta qualcosa sul pavimento. In poche parole: Dean è diventato mia madre senza tette e con più muscoli.
“Ti avevo detto che quel capo è delicato e che avresti dovuto lavarlo a mano, perché non mi ascolti mai?“
Insomma, è stato un episodio nel complesso carino anche se non particolarmente originale. 10 ai Winchester che vogliono rimettere a posto i pezzi nel loro rapporto, 10 a Crowley che fotte la gente con il suo British Accent, 10 al cavallo che se ne sbatte tre cazzi di tutti, 10 alla maglia di Sam che, paradossalmente, non è a quadri. Voto per l’episodio in generale: 7. Alla prossima settimana, Aniel.
PLANES CRASH AND CLOWNS KILL 